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April, 2025:

GIOVEDI’ SANTO, GLI AMICI CHE NON TI ABBANDONANO

Giovanni Peterlongo, o “Nanni” come era chiamato da tutti, morto nel dicembre del 2023 a 87 anni, è stato tante cose, ma prima di tutto costruttore di relazioni al di là di ogni divisione e confine. E’ stato anche promotore e motore di progetti di cooperazione internazionale radicati nelle grande tradizione cooperativistica trentina, di cui suo nonno ed omonimo fu protagonista. Per me è stato amico e fratello, vicino sin dai primi passi di Koinonia in Zambia nel 1982, quando da Roma mi davano del matto e mi scrivevano che per avere la loro approvazione avrei prima dovuto dare la garanzia di vivere almeno altri trent’anni, o quando mi accusavano di nascondere armi negli aerei cargo sotto i sacchi di zappe e sementi che portavo sui monti Nuba, o quando qualcuno ha tentato di distruggere Koinonia dall’interno ed altri mi intimavano di non tornare più in Africa. Lo rivedo sorridente, dirmi “se hai bisogno, chiamami”. Pochissimi altri mi sono stati sempre cosi vicini, oltre ai miei. Solo Amani, Koinonia di Roma, qualche confratello. Nel momento dell’Orto degli Ulivi gli amici non scappano.

Per questo ho visto con piacere il libro di Marco Reggio (OLTRE LE MONTAGNE, TS Edizioni, 2025) che presenta Nanni a tutto tondo. Nella prefazione il Card. Zuppi cita l’economista Antonio Genovesi che tre secoli scriveva: «È legge dell’universo che non si può far la nostra felicità senza quelle degli altri». Potrebbe essere stato il motto di Nanni.

La foto l’ho scattati ieri alla Casa di Anita, sullE colline di Ngong. Alcune bambine erano andate a visitare la famiglia e alla messa eravamo solo in ventiquattro, ventuno donne. Al momento della lavanda dei piedi hi invitato gli altri due uomini presenti, Carlos a Kiara, ad aiutarmi a lavare i piedi a tutte le donne. L’hanno fatto con grande disponibilità e tutti alla fine hanno commentato che non si dimenticheranno più la lezione di Gesù “anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” (Gv. 13,14).

INIZIA UN CAMMINO

Ieri è stata la giornata mondiale dei bambini di strada e noi l’abbiamo celebrata in un modo veramenTe speciale. Jack, con Margaret a Dennis, due assistenti sociali, sono andati nei posti più improbabili del centro di Nairobi ed hanno raccolto in un matatu 31 bambini di strada. Ovviamente questa è stata solo la conclusione di un lungo lavoro di preparaione, giornate di attenzione, ascolto, amicicia, costruzione di fiducia e anche affetto per arrivare alla proposta: “vuoi lasciare la vita di strada, andare a scuola, cominciare a pensare a un futuro diverso, cercare insieme a noi la bellezza che Dio ha ha nascosto nel cuore?”
Così questi 31 bambini hanno deciso di entrare nella grande famiglia di Koinonia, hanno trascorso la notte insieme intorno al fuoco raccontandosi le loro storie, e infine sono arrivati a Ndugu Mdogo, accolti alla mensa mensa mentre alcuni dei bambini accolti lo scorso anno preparavano un pasto caldo e nutriente. Margaret e Dennis che partecipavano per la prima volta una una “rescue mission” hanno trovato anche il tempo di fare una foto ricordo.
Questi ragazzini (tutti fra i 10 e i 15 anni), hanno bisogno di persone che camminino con loro, siano vicini fisicamente e in spirito, che preghino per loro. Il cammino è lungo. Guardandoli pensavo chissà se tutti loro riusciranno a superare le difficoltà che le vita ha riservato loro fino ad oggi, il trama dell’abbandono e della strada, il richiamo di una vita senza regole, dell’alcool, delle droghe. Chissà se tutti condurranno la buona corsa fino alla fine. Non lo so. Ma so che hanno bisogno di noi.

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