E’ un luogo comune che nei momenti di difficoltà le persone sono capaci di tirar fuori le energie migliori. Lo abbiamo sentito ripetere fino alla nausea negli ultimi mesi. A Nairobi abbiamo visto dei casi molto significativi,come Fred Juma.
Nato e cresciuto a Kibera, dove ancora abita, Fred è un ex-calciatore della nazionale kenyana. Cinque anni fa, ritiratosi dall’attività sportiva – che in Kenya ti arricchisce di popolarità ma di nient’altro -, ha dato vita ad piccola ONG, Green Card. Lo scorso agosto Fred si era entusiasticamente associato a Koinonia e alla fondazione Run4Future per organizzare una maratona che ha abbracciato Kibera.
Appena il coronavirus è arrivato in Kenya, Fred ha organizzato capillarmente incontri per spiegare le più importanti regole igieniche e l’uso delle mascherine. Poi ha tormentato supermercati nelle vicinanze, piccoli produttori che arrivavano al mercato e non riuscivano a vendere le patate o i cavoli, altre persone di pochi mezzi e tanta buona volontà, finché è riuscito a creare una catena di solidarietà per provvedere ai bisogni dei più poveri. Niente di originale, ma fatto con tanta dedizione e passione, arrivando là dove nessun altro riesce ad arrivare.