Le riflessioni, le emozioni, a volte gli smarrimenti e la stanchezza, che avrei voluto condividere con gli amici che ogni tanto mi leggono sono troppi. Difficile trovare il tempo per fermarsi e scrivere.
Ultimo dell’anno a Mthunzi. Diluvia. Manca la corrente fino alle 21 e quando torna tutti si radunano nel salone, correndo e ridendo sotto la pioggia torrenziale. Nshima (polenta) e spezzatino e poi si improvvisa uno spettacolo, per stare insieme. Ma dopo un’ora siamo di nuovo al buio. Ritorna la luce alle 23.30, ci si raduna ancora, tutti bagnati, e si comincia a cantare. Alle 0.15 Baisikolo (cosi chiamato da quando quasi 10 anni fa si mise nei pasticci per una bicicletta, o “baisikol” in inglese) guarda il telefonino e grida, “Il 2013 e’ già incominciato”. Improvvisa una preghiera sconclusionata come la sua vita, ma fatta con un trasporto che Dio non può non ascoltarla. Danze a canti fino al mattino, per chi resiste.
A Lusaka, due novità: la Kasupe Road, che porta fino a 100 metri da Koinonia, è stata asfaltata. Quando Koinonia si trasferì qui da Bauleni, nel 1982, ci avevano assicurato che entro pochi mesi la strada sarebbe stata migliorata. Ci sono voluti 30 anni, ma ce l’abbiamo fatta. Adesso, come vedete dalla foto qui sotto, si arriva fino alla Rivonia Farm su una strada che a chi ha visitato Koinonia e Mthunzi in questi anni, sopratutto a chi l’ha fatta sul cassone del mio camioncino, sembra un sogno. Invece è solo una normale strada asfaltata.
L’altra novità è la rivalutazione della kwacha, la moneta locale. Quando sono arrivato in Zambia nel 77 con un dollaro si avevano 80 centesimi di kwacha. Poi una svalutazione lenta, finché a metà anni novanta c’è stato il crollo: un dollaro è arrivato a valere 4,000 kwacha. Infine kwacha si era stabilizzata da molti anni intorno a 5,800 per un dollaro. Dallo scorso 1 gennaio si usa la “kwacha rebased” e sono in circolazione le nuove banconote, e si sono tagliati tre zeri. Un dollaro adesso vale 5.8 kwacha e un euro vale 6.9 kwacha. Speriamo che la svalutazione che è inevitabile in queste operazioni non ci faccia rimpiangere i tempi in cui andavamo a comperare salsicce e brioche per cento persone e spendevamo solo seicentomila kwacha.
A Mthunzi è successo anche un quasi-miracolo. Nei primi giorni ne avevo ricevuto delle versioni molto esagerate, ma il miracolo resta. Malaika Bweupe aveva circa 10 anni quando è arrivato a Mthunzi nel 2002, dalla strada dov’era insieme a Joe. Bweupe è sordomuto dalla nascita e con Joe aveva inventato un suo linguaggio a gesti. Da qualche anno le mandiamo ad una scuola specializzata e sta facendo molto bene nella scuola secondaria. Le visite specialistiche che gli avevamo fatto fare nel corso degli anni avevano dato tutte lo stesso responso: “Non c’è niente da fare”. Lo scorso agosto lo abbiamo messo nel gruppo che è andato in Scozia per uno scambio culturale. Anche in Scozia Marian, organizzatrice degli amici scozzesi, lo aveva fatto visitare, con lo stesso responso, solo con una vaga speranza e un invito a continuare e provare le nuove tecnologie man mano che si affinano. Marian non si è data per vinta, e mentre visitava Lusaka lo scorso ottobre, ha portato Bweupe in un centro specializzato appena aperto. Dopo una mattinata passata a provare apparecchi diversi, improvvisamente Bweupe ha fatto segno che sentiva, e che bisognava abbassare il volume perché gli dava fastidio! Adesso la difficoltà per Bweupe è imparare a parlare. Anche se legge e scrive perfettamente in inglese, imparare a fare il legame far i segni e i suoni, alla sue età, non e’ cosi semplice… Al momento frequenta delle costosissime sessioni di logo-terapia, ma avrebbe bisogno di qualcosa di molto più serio. Mike, il nostro video amatore di Mthunzi, sta preparando un piccolo video sulla storia di Bweupe da metter su Youtube. Appena sarà pronto ve lo segnalerò.
Fra meno di una settimana ci sarà a Nairobi un grande evento per la pace: Amka Kenya, Children for Peace. Una nostra amica finlandese, Marita Rainbird, con il piccolo gruppo di Koinoniani appassionati di musica e video, ci lavorano ormai da quattro mesi. Un grande concerto nel piazzale all’ingresso di Kibera. Saranno solo i bambini di Ndugu Mdogo e di altre piccole realtà a cantare e parlare, anche se si prevede l’intervento di altri artisti che pero hanno accettato la condizione che abbiamo imposto, di ascoltare prima i bambini. I bambini di Ndugu Mdogo non sono per niente emozionati dall’andare negli studi di registrazione per preparare il DVD, dalle interviste, dalla tensione che c’è fra gli organizzatori. Per loro tutto è semplice e normale.
Marita ha un blog in cui presenta l’iniziativa e i bambini, che vi consiglio di visitare. http://amkakenya.wordpress.com/
Naturalmente troverete aggiornamenti anche sul sito di Amani, che vi ripeto nel caso qualcuno non lo conoscesse
hhttp://www.amaniforafrica.it
In questi giorni viene consegnato il premio Altropallone ad un’atleta che si è fatta conoscere per le sua serietà e impegno sociale. Dieci anni fa lo stesso premio venne dato a me! E’ vero, non scherzo. Comunque potete controllare sul sito di Altropallone, a http://www.altropallone.it/
Un’altra associazione con una forte base in Lombardia ha lanciato un premio per ricordare un comune amico, Federico Ceratti. Il premio è per giovani talenti. Trovate il bando a http://www.consumietici.it/
Il coro di Amka Kenya è arrivato a Shalom House per una delle ultime grandi prove, ed esigono la mia presenza prima di incominciare. Devo andare a salutarli!