Il 3 gennaio la tensione e’ cresciuta di ora in ora. La potevo misurare dal prezzo delle uova. Prima delle elezioni un uovo costava 6 scellini. Il mattino
Ieri, il mattino
Alle sei vado in auto verso la citta’. Strade vuote. L’ Uhuru Park circondato come ieri da poliziotti in tenuta antisommossa. Le schegge delle vetrine rotte di un supermercato che ieri e’ stato saccheggiato sono ancora sparse nel parcheggio.
Mi chiama padre Wanyoike: “L’ incontro dei giornalisti locali che avevamo pianificato per stassera deve essere cancellato. C’e’ una tensione enorme e tutti temono il peggioâ€.
Poi, verso le nove, si incomicia a capire che la manifestazione non ha nessuna possibilita’ di successo, e la tensione cala. Arrivano notizie che i manifestanti che si muovono verso l’ Uhuru Park sono poche centinai. Gia’ le migliaia che avevano manifestato il 3 erano immensamente lontani dal milione che Odinga aveva promesso di mettere in piazza, ma oggi sembra proprio che la gente sia stanca, prevale il bisogno di normalita’. Girano anche notizie che le due parti hanno deciso di dialogare. Alle dieci visito tre grandi supermercati che hanno appena riaperto le porte ai pochissimi clienti. Ma alle undici si e’ sparsa la voce della riaperture, le strade si riempiono di gente e di traffico, le donne degli slums arrivano con borsoni miracolosamente colmi di pomodori, cipolle, spinacci, e improvvisano mercatini anche sulle arteri pricipali. La gente si ferma, si contratta, i volti si distendono e si aprono in grandi sorrisi. E’ l’
Faccio pranzo con un gruppo di acrobati, un incontro programmato da quindici giorni. Ken, lo stesso che dodici ore prima mi aveva mandato l’sms di panico ha un’ idea: “Domani invitiamo alla Shalom House tutti gli acrobati di
Ha appena finito di parlare che la radio annucia che i tentativi di mediazione sono iniziati e Kibaki e’ perfino disposto ad una ripetizione delle elezioni.
Le difficolta’ politiche restano, e le posizioni delle due parti non sono per niente addolcite. Ma ci si parla, e si spera che i machete torneranno ad essere usati solo per tagliare la legna.
Poi la doccia fredda. Dal Western
caro kizito, ti allego il blog di beppe grillo che in italia è molto seguito e ha pubblicato un articolo sulla situazione keniana con un’intervista telefonica a Wangari Maathai. ho segnalato il tuo blog e credo che se gli scrivessi tu potrebbe essere un altro passo perchè la situazione sia meglio conosciuta. ciao
http://www.beppegrillo.it/
Caro Kizito,
c’è qualcosa che possiamo fare qui, oltre a diffondere le info che ci mandi e pregare per voi?