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“Di che cosa stavate parlando?†ho chiesto, incuriosito. Erano imbarazzatissimi ed hanno cercato di tergiversare, e naturalmente mi sono incuriosito ancora di piu’. Owen, che ormai ha diciannove anni, ha sentito la mia domanda e si e’ avvicinato divertito. “Questi tre litigavano perche’ ognuno di loro sosteneva di essere il tuo figlio preferito. Poi Jack ha risolto la questione dicendo che lui e’ quello a cui tu vuoi piu’ bene, perche’ lui vuol piu’ bene a te di tutti gli altriâ€.
Mi sono sentito davvero importante. Li ho messi in fila e li ho fotografati, come li vedete qui sotto. Sono da sinistra Geshon, Jack e Lavu. Hanno tutti e tre fro i 10 e i 12 anni, Geshon ne ha passati tre o quattro in strada, mentre Jack e Lavu son venuti con noi a Mthunzi direttamente da casa, o meglio dalla baracca, perche’ le loro mamme erano appena morte e loro erano ad alto rischio di finire in strada o in qualche racket di sfruttamente del lavoro minorile.
È importante tutto ciò che ricevono da Te.
È importante per Loro, è importante per Te ed è importante per chi come me ha la possibilità di ascoltare leggendoti.
Per Geshon, Jack e Lavu Tu sei la serenità psicologica di cui necessitano, sono arrivati a te estremamente fragili emotivamente a causa delle drammatiche vicissitudini passate e presenti.
Sei importante per chi come me, leggendoti, viene guidato alla giusta riflessione.
È importante per Te, perchè senti che…raccontami Kizito.
Grazie Kizi, per il tuo blog e per questo piccolo spaccato di vita Mthunzina!
Ci mancano tanto e, se dovessero dubitarne, qualche volta, ricordaglielo!
Con affetto,
Carlotta
ecco l’Africa che ci piace,
per un attimo mi è sembrato di essere ancora laggiù.
Grazie e… a presto
Beppe
Carissimo Abuna Kizito,
mi MANCHI! Anch’io da questa parte del mondo ti voglio un sacco di bene e spero di poter essere un tuo figlio…. per lo meno spirituale!
Non dimenticherò mai la pastiera napoletana che mi hai preparato a Natale del 2006! Vorrei passare la ricetta alla mamma! Perchè non fai un link del blog con le ricette di Kivuli 🙂 Scherzo!
Un grossissimo abraccio,
Michele
Grazie per farci conoscere una realtà solo immaginata e sempre buona fortuna
io sono arrivata sul tuo blog per caso, attraverso il sito di vecchioni! che bello questo post. ma tu poi cosa hai detto loro a proposito del voler più bene a ll’uno o all’altro??
Grazie mille Kizi per gli articoli dal Kenya, ma soprattutto per questo dal Mthunzi! E’ bello leggere che sei lì con i “nostri” piccoli amici: noi li pensiamo parecchio, nell’attesa di tornare a ritrovarli… un pò più cresciuti!
A presto,
Gui.
Ke bello…quello che ci hai raccontato mi ha scaldato il cuore come anche la foto con i quattro ragazzi di etnie diverse!
Grazie Kizito per quello che scrivi, perchè ogni volta che leggo mi convinco sempre più che la pace può essere una realtà in qualsiasi luogo, e che noi siamo lo strumento per far sì che ci sia!
Ogni giorno che passa mi sento sempre più legata a tutti quei bimbi che ho tenuto in braccio e a tutte quelle mamme che me li affidavano con dei sorrisi eccezzionali a cui non potevi dire no!
Ciao Kizito continua così, sei un grande!
Non vedo l’ora di raggiungervi!
kizi, allora non sono l’unico che si è sentito importante ricevendo un sorriso da quelle “splendide creature” che sono i nostri amici di Mthunzi e di kivuli.
abbracciali tutti e salutameli.
sogno di tornare presto in africa con il mio piccolo leo… speriamo presto.
ciao teo