Finalmente i due protagonisti della crisi Kenyana hanno incominciato a parlarsi. Il presidente Mwai Kibaki e il leader dell’ opposizione Raila Odinga si sono incontrati ieri pomeriggio con la mediazione di Kofi Annan. Ieri sera li abbiamo visti in televisione, circondati dalle loro due corti, tutti giulivamente sorridenti e stupidamente dimentichi che per giorni hanno incitato la gente ad ammazzarsi. Inebriati dal potere. Le speranze di una soluzione veloce della crisi restano minime, ma e’ un passo avanti. E resta deprimente il fatto che il futuro della gente del Kenya dipenda da questi personaggi.
In questo contesto e’ importante notare la conversione della BBC (per pura coincidenza oggi celebriamo la festa della conversione di San Paolo, ma il parallelo fra la BBC e San Paolo finisce qui). Nelle settimane precedenti le elezioni e fino a ieri mattina la BBC ha dato le notizie sul Kenya favorendo in modo incredibile e non professionale una delle due parti. In alcune occasioni si e’ comportata come se fosse l’ ufficio stampa dell’ opposizione, con speciale attenzione ad esaltare la figura del leader Raila Odinga.
In particolare sono stati rilevantissimi i peccati di omessa informazione. Per esempio in oltre tre settimane di scontri ha sempre evitato di identificare i principali protagonisti degli eccidi piu’ sanguinosi come membri e sostenitori dell’ opposizione. Durante lo stesso periodo i famosi giornalisti investigativi della BBC non sono riusciti a trovare una singola testimonianza del fatto che centinaia di giovani disoccupati e disperati sono stati pagati due euro al giorno per partecipare alle “azioni di massa†che hanno bloccato Nairobi per giorni interi ed innescato la spirale della violenza. Eppure bastava andare a Kibera e chiedere a qualche osservatore indipendente. Ancora l’ altro ieri la BBC e’ riuscita a non dire, con incredibili acrobazie giornalistiche, sia nelle notizie internazionali che locali, che dopo l’ “incontro di preghiera†per i morti di Kibera, organizzato e presenziato da Raila a un paio di centinaia di metri dalla casa provincializia dei comboniani, sulla Ngong Road, le poche centinaia di persone presenti hanno assaltato e devastato l’ adicente centrale del telefono, con danni nell’ordine di centinaia di migliaia di euro (e lasciando Comboniani e Shalom House senza telefono e fax).
Oggi invece la BBC anche nel sito web ha il coraggio di citare un rapporto di Human Rights Watch – una ONG americana indipendente e specializzata in ricerche sugli abusi dei diritti umani, con una ineccepibile reputazione fatta di decenni di lavoro e di rapporti sul Sudan, Rwanda, Somalia ecc. – in cui si accusano “i leaders dell’ opposizione di aver aiutato ad organizare la violenza etnica che ha devastato la regione della Rift Valley, durante la quale centinaia di Kikuyu, membri della comunita’ etnica di Kibaki, sono stati individuati  ed uccisi con predeterminazioneâ€. Il rapporto dice anche di avere evidenza che uomini politici dell’ opposizione e leaders locali hanno attivamente fomentato parte della violenza post-elettorale.
Ieri sera, pochi minuti dopo aver visto in televisione i nostri due eroi felici e sorridenti, ricevo una telefonata da Kibera. E’ Jack, e mi dice che il vicecapo della locale stazione di polizia ha portato alla nostra Ndugu Mdogo nove bambini che durante la violenza dei giorni scorsi hanno perso il contatto con la famiglia, e ci ha chiesto di tenerli “provvisoriamenteâ€. Adesso, mentre sto finendo di scrivere, si sta facendo giorno, e corro a Ndugo Ndogo per riceverli con con tutta l’ attenzione a cui hanno diritto.